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Le mestruazioni dolorose sono un fenomeno molto frequente tra le donne occidentali. Generalmente si tratta di un dolore al basso addome o alla zona lombare che compare poco prima del flusso mestruale, ma esistono diversi quadri clinici di questo disturbo. Alcuni sono anche associati alla cosiddetta Sindrome Pre-Mestruale (SPM) caratterizzata da irritabilità e senso di tensione e gonfiore al seno e all’addome nella settimana che precede il flusso. In altri casi il dolore è meno intenso e si accompagna, specie verso la fine del flusso, a debolezza. Statisticamente il dolore mestruale è molto più comune nelle ragazze giovani e meno nelle donne che hanno partorito.

L’approccio occidentale

L’approccio occidentale a questo disturbo tende innanzitutto ad indagare se ci sono delle cause anatomiche o malformative a livello dei genitali e in particolare dell’utero, patologie infiammatorie dell’apparato riproduttivo o l’endometriosi. Escluse queste possibili, ma rare cause, la medicina occidentale ritiene che alla base del dolore mestruale siano fenomeni di contrattilità della muscolatura uterina, su base vascolare, scatenati dall’azione di ormoni o di mediatori quali le prostaglandine, prodotti direttamente dal tessuto uterino. Non di rado viene inoltre indicata come causa principale un disturbo psichico (ansia, depressione, ecc.).
Il trattamento occidentale si basa di solito su una terapia farmacologia di tipo antalgico da applicare preventivamente o nel momento di insorgenza del dolore, ovvero sul blocco del ciclo mestruale attraverso l’uso di farmaci estro-progestinici (la “pillola”). Quest’ultimo trattamento è generalmente quello che da i risultati migliori, ma è anche accompagnato da diversi possibili effetti collaterali. Inoltre non è infrequente che alla sospensione del trattamento ricompaiano i disturbi.

L’approccio della Medicina Cinese

La visione del problema della Medicina Tradizionale Cinese parte dalla considerazione che dove c’è dolore esiste un’ostruzione del flusso regolare di energia (qi) e sangue. Pertanto, una volta escluse le stesse patologie “grossolane” considerate anche dalla medicina occidentale, la MTC ricerca la causa del disturbo in un’alterazione della fisiologia del mestruo.
Per preparare l’utero a ricevere il frutto di un eventuale concepimento, l’organismo vi accumula ogni mese del sangue “nuovo” e ricco di energia vitale. Affinché questo processo possa avere luogo è indispensabile che la donna abbia una regolare produzione di sangue, che questo possa scorrere fluentemente verso l’utero nei vasi energetici a ciò deputati (il “vaso strategico” e il “vaso concezione”) e che possa essere trattenuto nell’utero in attesa della fecondazione. Se la fecondazione non ha luogo, il sangue rimasto nell’utero dev’essere “rinnovato”, quindi si accumula nel basso addome sufficiente energia dinamica per espellerlo attraverso le vie genitali. In questa fase è normale che l’accumulo di energia e sangue nell’utero dia una sensazione di pienezza e di gonfiore leggero all’addome. Se però esiste un ostacolo al flusso, queste sensazioni assumono caratteri di dolore tanto più forte quanto più grave è l’ostruzione. Questo dolore può anche ripercuotersi a ritroso nelle vie energetiche irradiandosi alla zona lombare e anche al seno e in alcuni casi può provocare nausea e vomito. Quando il flusso riesce a iniziare, segno che l’ostruzione è stata vinta, il dolore si attenua.
Questo è il meccanismo più comune di insorgenza del dolore mestruale secondo la MTC.

Le cause di questo ostacolo alla circolazione di energia e sangue nel basso addome sono principalmente legate a fattori “esterni”, dei quali i più importanti sono il freddo e l’umidità, che possono invadere l’organismo per esposizione a questi elementi climatici o per errori alimentari (eccesso di cibi calorici, dolci e grassi, abuso di cibi crudi e/o freddi); ovvero possono riconoscersi in fattori “interni” rappresentati soprattutto da disturbi emozionali quali lo stress, la collera e la frustrazione, che bloccano il normale fluire dell’energia nel nostro corpo.

Se i fattori emozionali producono una notevole casistica, bisogna però sottolineare che molte abitudini comuni nella nostra società portano frequentemente le donne ad esporsi all’invasione del freddo e dell’umidità. Secondo la MTC, l’utero, soprattutto nel periodo del flusso mestruale o dopo un parto, è estremamente vulnerabile agli attacchi di qualunque patogeno esterno. Esporre in questi momenti le vie genitali o anche i canali energetici della parte interna delle gambe, che irrorano a loro volta la zona genitale, all’acqua o al freddo comporta un accumulo all’interno di freddo e di umidità. Questo può avvenire perché si adotta un abbigliamento che non protegge adeguatamente queste zone dai fattori climatici, oppure perché si prende un bagno o ci si lava troppo di frequente durante il mestruo. Anche un rapporto sessuale intercorso in questi stessi momenti può causare un’invasione di “umidità” nell’utero e così anche l’uso troppo prolungato di assorbenti igienici interni. Questi fattori patogeni causeranno nel tempo una sempre maggiore ostruzione, che al momento del successivo mestruo bloccherà il fluire di energia e sangue e darà così dolore.
L’alimentazione è da prendere in considerazione quando il dolore è particolarmente resistente al trattamento, in donne che faticano a mantenere un equilibrio del peso corporeo, in soggetti vegetariani o crudisti e dovunque ci siano dei disordini alimentari evidenti.
Un’alimentazione basata su cibi crudi e freddi è quella che più frequentemente si accompagna al dolore mestruale, ma anche un’alimentazione troppo ricca di zuccheri raffinati e di grassi, specialmente di origine animale, può portare a queste conseguenze.

Esiste però anche un tipo di dolore più sordo, frequentemente durante il flusso o alla fine, causato da una difficoltà di scorrimento del sangue mestruale a causa di una carenza di nutrimento dei vasi energetici. Questo quadro si accompagna a situazioni di debolezza; spesso è legato a problemi di alimentazione carente, di anemia o di forte esaurimento psico-fisico.

Terapia secondo la MTC

La Medicina Tradizionale Cinese è in grado di intervenire efficacemente nella terapia del dolore mestruale. Gli strumenti principali sono costituiti dall’agopuntura e dalla fitoterapia. Tuttavia, come si è potuto capire dalle premesse, la correzione degli squilibri nutrizionali, l’acquisizione di abitudini di igiene più adeguate e un atteggiamento psichico più positivo ricoprono un ruolo molto importante nella prevenzione e nella cura del disturbo.

Nelle forme di dolore mestruale da freddo (dolore prima del flusso, che si accompagna a sensazione di freddo nell’addome, che si attenua con applicazioni calde, flusso con coaguli bluastri) è molto indicato l’utilizzo della moxibustione. Si possono scaldare con un sigaro di moxa le seguenti zone:

  • l’area centrale fra ombelico e pube
  • la faccia interna della gamba, tre dita traverse sopra il malleolo interno della caviglia.

Queste due aree contengono punti molto importanti ad azione sull’utero.
Si possono associare rimedi fitoterapici semplici come infusi a base di cannella o di zenzero, eventualmente associati a radice di Angelica. Nei casi in cui il dolore sia associato alla sindrome premestruale è molto indicata la fitoterapia. La MTC possiede diverse formulazioni classiche che trattano questa situazione: in questi casi è necessario rivolgersi a un medico esperto in fitoterapia cinese.
Il dolore mestruale grave, trafittivo e molto intenso, accompagnato da un flusso con coaguli grossolani dev’essere trattato con una combinazione di tecniche e in particolare con agopuntura, fitoterapia e massaggio.

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