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L’ansia e la depressione, così come molti altri disturbi della sfera emotiva, possono essere curate con l’agopuntura.

La medicina cinese, e in particolare i trattamenti agopunturistici, si rivelano, in alcuni casi, in grado di risolvere problematiche profonde e restituire al paziente tranquillità e serenità. L’agopuntura in questo caso, così come in tutte le situazioni in cui viene utilizzata come approccio terapeutico, mira a ristabilire una stabilità energetica all’interno del corpo della persona che si sottopone al trattamento e a restituire ad essa un equilibrio che per qualche ragione è andato perso e che ha determinato la comparsa di manifestazioni patologiche della psiche e dell’organismo.


Ansia, depressione e disturbi della sfera emotiva per la medicina convenzionale

All’ansia e alla depressione sono associati diversi disturbi riconosciuti dalla medicina: dalla significativa perdita o aumento di peso, diminuzione o aumento dell’appetito, perdita di interesse nei confronti delle proprie azioni, insonnia o ipersonnia, agitazione e iperattività o rallentamento, stanchezza, perdita di energia, sentimenti di mancanza di valore o di colpa eccessiva, sensazione di inappropriatezza, diminuita capacità intellettiva, mancanza di concentrazione e di lucidità mentale, indecisione, fino alla comparsa di pensieri ricorrenti di morte, relativi sia alla paura di morire che all’impulso suicida. E ancora: chiusura nei confronti della vita sociale, mancanza di voglia di agire o perdita del contatto con la realtà, isolamento e percezione negativa della realtà circostante. Tristezza, disperazione, indifferenza, apatia, sensazione di vuoto interno, indecisione, inibizione, diminuzione della capacità di porre attenzione nei confronti delle cose e nella memoria, pessimismo, idee di autosvalutazione, percezione di sé come un individuo indegno.
Vi sono poi i sintomi fisici, le manifestazioni dello stato emotivo sul corpo, che vanno dalla tensione, alla diminuzione delle forze, dai mancamenti ingiustificati, alle vertigini fino all’ipotensione, difficoltà respiratorie, colite, perdita o aumento di peso, cardiopalma.

Ansia, depressione e disturbi della sfera emotiva per la medicina tradizionale cinese

Secondo la medicina tradizionale cinese, le variazioni emotive e le frustrazioni hanno un significatopatologico e sono fattori patogeni che aggrediscono l’individuo. Essi sono considerati elementi patogeni endogeni ovvero che nascono dall’interno della persona. Le variazioni dell’umore si rendono responsabili di un’alterazione dell’equilibrio emotivo e dello shen, provocando una forma di ristagno e di rallentamento di alcuni fattori vitali dell’organismo e quindi delle energie che sono presenti al suo interno.
Lo shen, in medicina tradizionale cinese, è un concetto molto ampio: spesso identificato come divinità, può essere definito come l’energia interiore posseduta dagli uomini. Esso risiede nel cuore – l’organo imperatore del corpo sempre secondo la medicina cinese – ma si manifesta anche in altre parti dell’organismo come emanazione all’interno di altri 4 organi vitali: fegato, reni, milza e polmoni. Un’alterazione dell’energia di uno di questi organi comporta automaticamente un disequilibrio dello shen e con lui di tutte le energie vitali che scorrono all’interno dell’organismo nutrendolo. L’alterazione energetica si può manifestare sia sotto forma di deficit energetico ma anche di eccesso di energia. In entrambi i casi le alterazioni dell’equilibrio emotivo possono provocare una stasi dei fattori vitali dell’organismo portando ad un consumo dell’energia nutritiva del corpo che ne risente in toto.

In medicina cinese ogni fattore emotivo è collegato e si riflette al tempo stesso su un organo del corpo che governa l’emotività, in virtù della sua funzione energetica all’interno dell’organismo. Il fegato, ad esempio, è correlato alle tensioni emotive e al sentimento della rabbia. La milza trova corrispondenza nell’iper-riflessività e sue alterazioni energetiche possono portare alla manifestazione di sentimenti estremi come le ossessioni. Il cuore è l’organo imperatore, colui che comanda e organizza le emozioni. Il rene è l’organo collegato agli shock emotivi e ad emozioni come paura, terrore espressi nella forma del timore di perdere la possibilità di autoaffermarsi nella società, in una relazione sociale o affettiva, o nel lavoro. Il polmone è invece connesso a sentimenti come la tristezza.

Secondo la medicina tradizionale cinese, l’esasperazione di uno stato emotivo provoca un disequilibrio energetico dell’organo al quale il sentimento corrisponde. L’aspetto emotivo (come l’ansia, la paura, la rabbia, la tristezza e via dicendo) appare così manifesto e provoca un’alterazione del flusso energetico. In parole povere l’esasperazione di un sentimento, provocando un deficit energetico del suo organo di riferimento, rende quest’ultimo più vulnerabile alla patologia.
Provare costantemente, ad esempio, sentimenti di rabbia porta all’alterazione della funzione emotiva corrispondente e di conseguenza ad un disequilibrio del flusso energetico che interessa il fegato. Una persona che si arrabbia facilmente e costantemente è un soggetto che sta entrando in un ambito patologico all’interno del quale diventa incapace di controllare le sue emozioni – in questo caso la rabbia, appunto – che vengono così esasperate; allo stesso tempo l’organo manifesterà sintomi oggettivi di ciò attraverso manifestazioni patologiche che il medico agopuntore dovrà essere in grado di interpretare per poter giungere ad una corretta diagnosi della problematica.

Fondamentale è considerare l’organismo nella sua totalità. Il corpo e la mente non sono entità separate, ogni affezione dell’una si riflette sull’altra, e viceversa, provocando uno squilibrio energetico. È pertanto impensabile credere che una patologia a carico di un organo non coinvolga dal punto di vista energetico ed emotivo anche gli organi intorno ad esso e a lui correlati. L’agopuntura mira a ristabilire il corretto flusso di energia e per farlo si serve dei meridiani afferenti l’organo interessato dal deficit.
Facendo un esempio pratico: se ad essere coinvolta da un deficit energetico dovesse essere la milza, organo come detto sopra legato alle ossessioni e all’iper riflessione, insieme all’esasperazione di questi stati emotivi, compariranno sintomi fisiologici come vertigini e affaticamento. La milza, sempre in medicina cinese, è un organo fortemente connesso al cuore, ecco che compariranno quindi con molta probabilità anche insonnia e turbe della memoria.
Gli stati depressivi e ansiosi sono condizioni che mettono a repentaglio la funzionalità degli organi e delle viscere ad essi collegati.
L’ansia e la depressione, così come molti altri disturbi della sfera emotiva, possono essere curate con l’agopuntura. La medicina cinese, e in particolare i trattamenti agopunturistici, si rivelano, in alcuni casi, in grado di risolvere problematiche profonde e restituire al paziente tranquillità e serenità. L’agopuntura in questo caso, così come in tutte le situazioni in cui viene utilizzata come approccio terapeutico, mira a ristabilire una stabilità energetica all’interno del corpo della persona che si sottopone al trattamento e a restituire ad essa un equilibrio che per qualche ragione è andato perso e che ha determinato la comparsa di manifestazioni patologiche della psiche e dell’organismo.

Secondo la medicina tradizionale cinese, l’esasperazione di uno stato emotivo provoca un disequilibrio energetico dell’organo al quale il sentimento corrisponde. L’aspetto emotivo (come l’ansia, la paura, la rabbia, la tristezza e via dicendo) appare così manifesto e provoca un’alterazione del flusso energetico. In parole povere l’esasperazione di un sentimento, provocando un deficit energetico del suo organo di riferimento, rende quest’ultimo più vulnerabile alla patologia.
Provare costantemente, ad esempio, sentimenti di rabbia porta all’alterazione della funzione emotiva corrispondente e di conseguenza ad un disequilibrio del flusso energetico che interessa il fegato. Una persona che si arrabbia facilmente e costantemente è un soggetto che sta entrando in un ambito patologico all’interno del quale diventa incapace di controllare le sue emozioni – in questo caso la rabbia, appunto – che vengono così esasperate; allo stesso tempo l’organo manifesterà sintomi oggettivi di ciò attraverso manifestazioni patologiche che il medico agopuntore dovrà essere in grado di interpretare per poter giungere ad una corretta diagnosi della problematica.

Fondamentale è considerare l’organismo nella sua totalità. Il corpo e la mente non sono entità separate, ogni affezione dell’una si riflette sull’altra, e viceversa, provocando uno squilibrio energetico. È pertanto impensabile credere che una patologia a carico di un organo non coinvolga dal punto di vista energetico ed emotivo anche gli organi intorno ad esso e a lui correlati. L’agopuntura mira a ristabilire il corretto flusso di energia e per farlo si serve dei meridiani afferenti l’organo interessato dal deficit.
Facendo un esempio pratico: se ad essere coinvolta da un deficit energetico dovesse essere la milza, organo come detto sopra legato alle ossessioni e all’iper riflessione, insieme all’esasperazione di questi stati emotivi, compariranno sintomi fisiologici come vertigini e affaticamento. La milza, sempre in medicina cinese, è un organo fortemente connesso al cuore, ecco che compariranno quindi con molta probabilità anche insonnia e turbe della memoria.
Gli stati depressivi e ansiosi sono condizioni che mettono a repentaglio la funzionalità degli organi e delle viscere ad essi collegati.

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